I veri evasori usano il contante? (Quinta Parte)

I veri evasori usano il contante?
Ecco perché i più grandi evasori vogliono convincerci ad utilizzare la moneta elettronica.

Uno degli aspetti più inquietanti della moneta elettronica è quello relativo ai supporti. Se pensate che la guerra al contante si traduca nel semplice utilizzo del bancomat o della carta di credito così come li conosciamo, vi sbagliate di grosso.
I soldi virtuali, ovviamente, non sono immuni all’evoluzione tecnologica e già ora in diversi contesti, grazie anche alla scusa della comodità, gli sviluppi relativi ai supporti della moneta elettronica hanno preso direzioni preoccupanti. La vecchia carta con striscia magnetica è già diventata una forma di pagamento obsoleta. Nella cashless society, la società senza contante, il denaro trasformato in impulsi elettronici, il vostro conto corrente, è direttamente associato a dispositivi wireless (senza fili), come gli smartphone (i telefonini di ultima generazione), o peggio ancora, ad un microchip sottocutaneo. In molti settori tutto questo è già realtà. Entri in qualche discoteca senza dover tirar fuori il portafogli e transitare dalla biglietteria; vai al supermercato ed esci senza passare dalla cassa. Guardatevi, tanto per fare qualche esempio, questo video relativo ad un locale di Rotterdam o questo spot della IBM.
A Tokio è in corso una sperimentazione, che ha già all’attivo oltre 650mila Edy Cards: sono carte dalla minacciosa caratteristica di poter esser lette da sensori a distanza, WiFi, che effetuano i pagamenti senza la necessità di dover inserire alcun pin o password, né tantomeno il bisogno di dover esser strisciate. Anche qui l’apparente vantaggio sarebbe quello di poter, ad esempio, salire in metropolitana senza metter mani alle tasche: il prezzo del biglietto viene detratto automaticamente dal conto corrente dai sensori presenti al momento di passare la bussola girevole. Sembra tutto comodo e bello, vero?

Peccato che chi voglia imporre la moneta elettronica, elencando tutta una serie di presunti aspetti positivi, taccia sui lati negativi, dietro i quali si nascondono i veri motivi di tale imposizione. Tralasciando i pericoli diretti alla salute dovuti ai circuiti integrati sottocutanei, come per esempio l’aumento del tasso d’incidenza tumorale riscontrato negli animali domestici già vittime di questa tecnologia o quelli relativi ai danni provocati dai dispositivi wireless, ce ne sono altri, forse ancor più allarmanti.
Il primo smentisce la tanto millantata sicurezza della moneta elettronica. Un gruppetto di hacker potrebbe ripulirvi il borsello, se non addirittura prosciugarvi il conto corrente, senza che voi nemmeno ve ne accorgiate. Le banche vogliono far passare l’idea che i soldi virtuali scongiurerebbero furti e rapine ma la realtà è ben diversa. I borseggiatori elettronici potrebbero agire con una facilità ed una tranquillità maggiori rispetto all’assalto di una rapina. Senza considerare che la commistione tra dati personali e liquidità implicita nel denaro elettronico porta inevitabilmente ad un’altra conseguenza: chiunque abbia un minimo di mezzi e di conoscenze, come il solito gruppetto di hacker o perfino il ragazzino smanettone, potrebbe arrivare a sapere tutto di voi e addirittura rubarvi l’identità.
Per non parlare che con la moneta elettronica sviluppata nei famigerati dispositivi RFID (Radio Frequency IDentification, Identificazione a Radio Frequenza), sarete sotto costante osservazione della lente indagatrice del potere bancario e statale. Non ci sarebbe più alcun tipo di privacy, nessuna possibilità di riserbo. Si prospetterebbe uno stato di polizia endemico, che spierebbe continuamente le vostre mosse, in una politica di dossieraggio totale: ogni azione della popolazione sarebbe costantemente archiviata ed immagazzinata in una banca dati. Quel giorno che siete andati a cena con l’amante vent’anni fa, quella passione un po’ bizzarra che susciterebbe qualche risa se resa pubblica, le vostre idee politiche che potrebbero non piacere al datore di lavoro, quella malattia della quale avete sofferto e che preferite non ne sia diffusa la notizia.
In questo modo non potrebbe più esistere un’opposizione politica al potere. La dittatura silenziosa renderebbe schiava la popolazione mondiale senza possibilità di dissenso. E se qualcuno provasse a ribellalrsi verrebbe schiacciato senza troppo clamore, nell’indifferenza totale. Per esempio isolandovi dai vostri cari, la famiglia, gli amici, i colleghi o datori di lavoro, facendo spuntare fuori uno dei migliaia di elementi presenti nel vostro dossier e magari manipolandolo ad hoc per sputtanarvi o per ricattarvi. Oppure potrebbero, con la velocità di un click, disattivare all’istante il vostro conto corrente e quindi la vostra intera liquidità, rimanendo così senza la possibilità di comprare o pagare la benché minima cosa: cibo, vestiti, l’affitto, un biglietto aereo o del treno per cambiare Paese. Non potreste nemmeno fare l’elemosina.
Illuminante è l’intervista rilasciata da Aaron Russo nella quale, parlando della sua amicizia con Nick Rockfeller, ricorda le rivelazioni e le confidenze del magnate, il quale affermava chiaramente che gli scopi del chip RFID sottocutaneo erano quelli di assoggettare completamente la popolazione ad una dittatura globale.

Cominciano ad essere chiari i veri motivi della guerra al contante? Cominciate a percepire gli inquietanti scenari che si nascondono nella cashless society ed i pericoli relativi all’uso della moneta elettronica? E ancor più inquietante sembra essere la relazione tra il denaro elettronico e l’uso del chip sotto pelle, che pare dare un senso al monito presente nell’Apocalisse: «Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome».
Ma forse uno dei motivi più pratici della guerra al contante, vista la crescente incazzatura popolare, è quello di evitare pesanti lanci di monetine da parte dei cittadini, come recentemente successo con Giuseppe Mussari per lo scandalo Monti dei Fiaschi di Siena.

Se vi siete persi le parti precedenti dell’articolo, ecco qui i link: Prima Parte, Seconda Parte, Terza Parte, Quarta Parte.

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16 risposte a I veri evasori usano il contante? (Quinta Parte)

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  2. Roberto ha detto:

    Il denaro non è una merce, ma una convenzione sociale
    Il lavoro non è una merce, ma fondamento della ricchezza ed il modo più logico per distribuire ricchezza è distribuire lavoro
    Lo Stato dispone del credito, non è quindi necessario che si indebiti
    Ezra Pound

    • sporchibanchieri ha detto:

      Parole sante!
      «Dire che uno stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri».
      [Ezra Pound]

      • fausto ha detto:

        Moneta fondente anni ’70? Perché no? Però teniamo a mente gli effetti collaterali.

      • sporchibanchieri ha detto:

        È quello che ha detto Ciampi per giustificare l’Euro: «Ve li ricordate i tempi di quella che gli economisti chiamavano “moneta fondente”? In Italia si era arrivati a una soglia così, molto critica, nei decenni in cui avevamo un’inflazione non solo a due cifre ma che aveva superato il tetto del 20 per cento. Un’ esperienza che l’Europa aveva già provato dopo la Prima Guerra Mondiale, con la Repubblica di Weimar. Se oggi il Paese porta ancora le conseguenze e il fardello di un debito pubblico che è particolarmente elevato rispetto al Pil, lo dobbiamo al risultato negativo di quell’epoca di instabilità. L’euro è una grande conquista ed un’irreversibile realtà. Per aderirvi, non abbiamo perso la nostra sovranità monetaria, semmai l’abbiamo accresciuta perché l’abbiamo messa in comune con 12 Nazioni, per il momento. Il che significa con più della metà dei 450 milioni di abitanti dell’Ue. Siamo tutti più forti nel confronto con il dollaro. Con questa moneta di riserva oltre che di scambio dipendiamo molto meno che una volta da decisioni prese in altre economie e in altre realtà».
        Peccato che questo discorso Ciampi l’abbia fatto nel 2005. Quando si parla degli effetti collaterali dell’uscita dall’euro, che i soliti prepotenti e saccenti (economisti come Giannino?) giudicano irreversibile senza spiegarne il perché, si evita sempre di parlare degli effetti collaterali nel rimanere nell’euro. Il discorso di Ciampi, per esempio, è un’evidente accozzaglia di menzogne: che il debito pubblico elevato rispetto al PIL sia un fardello, andatelo a dire al Giappone; la sovranità monetaria l’abbiamo persa eccome; l’esser più forti nei confronti del dollaro è una cosa relativa, visto che l’unica cosa che esportiamo sono i cervelli in fuga che se ne vanno all’estero, per esempio negli Stati Uniti ad insegnare economia per essere pagati in dollari (vedi Luigi Zingales); senza considerare che l’euro sarà pure più “forte” rispetto al dollaro, ma le basi USA ce le abbiamo noi in territorio italiano e non il contrario, quindi bella forza, quella dell’euro.
        Il fatto di dire che l’euro sia una moneta di riserva è un’altra manipolazione mentale, siamo Noi semmai, che abbiamo delle riserve sull’Euro. Perché l’euro sarà pure moneta forte e di riserva, ma se non ce l’hai non vale una mazza. Tutti i disoccupati che non guadagnano nemmeno un euro, che ci fanno con la “forza” di una moneta che non possono permettersi? Pure Buckingham Palace è una residenza bella e comoda, ma se non possiamo permetterci nemmeno un monolocale in affitto, che ce ne frega di Buckingham Palace?
        Dire poi che dipendiamo molto meno che una volta da decisioni prese in altre economie e in altre realtà è una balla talmente colossale, che risulta pure offensiva dell’intelligenza umana. Infatti dipendiamo talmente poco dalle decisioni degli altri, che la “Merkel” ci ha imposto un presidente senza nemmeno il bisogno che fosse eletto “democraticamente”. Un bel colpo di Stato.
        Evitiamo, per favore, di farci lavare quel poco di cervello che ci è rimasto.

  3. fausto ha detto:

    Non sono pregiudizialmente contrario alla tattica della debolezza monetaria, e ne ho scritto in varie occasioni. Chiedo solo di usare cautela su questo tema: perché il mondo della moneta debole o disfatta non è necessariamente il paradiso in terra.

    Il vero problema italiano è l’ammontare delle importazioni. In questo senso dovremo dimagrire parecchio.

    • sporchibanchieri ha detto:

      Chi ha parlato di debolezza monetaria? Chi ha parlato di moneta debole? Chi ha parlato di disfatta? Insisti su argomenti OT, fuori tema, e per di più utilizzando una terminologia come minimo fuorviante. Mica sarai un eurodisinformatore, un euro troll? 🙂 —> https://sporchibanchieri.wordpress.com/2013/02/28/troll-europei-arrivano-gli-eurodisinformatori/

      • fausto ha detto:

        La storia dei troll pagati con i nostri soldi la conoscevo già; e fosse per me li manderei a zappare seduta stante.

        A parte questa fetente vicenda, vorrei sapere se hai ricette in mente. Tu che faresti adesso al posto di un Tremonti o di un Prodi?

      • sporchibanchieri ha detto:

        Tanto per cominciare, riprendersi la sovranità monetaria, che non implica per niente una moneta debole o una disfatta, anzi.
        Finché non si comprende il funzionamento del sistema monetario e del signoraggio bancario c’è poco da discutere. Per esempio, il famoso debito pubblico è matematicamente impossibile da ripagare con la moneta debito così com’è concepita. È semplicemente una truffa. Una volta capito il meccanismo, fare i conti per comprendere ancor più l’inganno non è difficile. Il problema è, prima di tutto, logico. Ed i banchieri, che il problema l’hanno inventato, lo sanno bene.

        Un saluto

  4. tommy ha detto:

    sono daccordo con quest’ultimo intervento,non riusciremo MAI,anche volendo,restituire il debito,in più c’è il debito composto.è chiaro che è una grande truffa.che gli eurotocrati,dalle difficoltà appositamente create dalla crisi sistemica dell’assetto socioeconomico capitalistico,loro estraggono profitto.creando dal nulla,denaro,virtuali numeri,la previsione più rosea,ci dice che questa bolla finanziaria del nulla è un 30(c’è chi dice un70)volte il prodotto REALE di tutto il pianeta,che fra non molto collasserà,travolgendo tutto il sistema che l’hà generata.ecco credo che non abbiamo più molto tempo,per spazzare via nella pattumiera della storia,questo paradigma economico che ci ha nuovamente condotto verso un conflitto che tutto/i annienterà.spero di aver detto delle stupitaggini,lo spero proprio,ma non credo!

    • sporchibanchieri ha detto:

      Altro che stupidaggini, hai centrato in pieno il discorso. Questi criminali ci depredano ormai da moltissimo tempo con la truffa più grande e più ignorata dalla storia: il Signoraggio Bancario. Creano denaro dal nulla e si appropriano del valore indotto da noialtri. Uno schiavismo all’enensima potenza.
      Ora come ora l’Italia deve, più o meno, circa 100miliardi all’anno solo di interessi. È chiaro che se con sacrifici da lacrime e sangue si possono arrivare a fare manovre finanziarie da 40miliardi è facilmente intuibile che sia impossibile poter ripagare il debito. Il discorso di fondo è: da dove si prendono i soldi per pagare gli interessi se la massa monetaria è quella che è? Praticamente i soldi per pagare gli interessi non esistono a livello fisico, al massimo possono essere creati generando a loro volta altro debito e così via in una spirale infinita.

      Grazie della visita, un saluto

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  6. Stefano Stronati ha detto:

    Un testo interessante e completo, congratulazioni. Mi sono permesso di ripubblicarlo sul mio spazio, qui: http://moustafa-alsallahd.blogspot.it/2013/05/i-veri-evasori-usano-il-contante.html .

  7. Sa ha detto:

    Pura verita’ purtroppo…Ciampi, Prodi ecc……precedecessori e successori conniventi ci hanno portato alla rovina…Continueremo a indebitarci e auto schiavizzarci semplicemente perche’ la produzione di denaro-carta straccia se la sono venduta…….

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