Signoraggio Bancario: perché il debito è inestinguibile?

Signoraggio Bancario: il debito inestinguibile
Massa monetaria, debito e interesse si capiscono più facilmente su piccola scala.

Il Signoraggio Bancario, la più grande truffa della storia, è prima di tutto un problema logico. La comprensione dei meccanismi di questo inganno risulta difficile ad alcune persone poiché faticano a modificare la propria mappa mentale, ormai sedimentata a livello cerebrale grazie ad anni di manipolazione subliminale da parte del sistema. Abbiamo quindi deciso di proporre in questo articolo un approccio semplice al problema del signoraggio: il classico esempio dei naufraghi sull’isola deserta.

Quattro superstiti di un naufragio riescono ad arrivare su di un’isola probabilmente disabitata: uno spagnolo, un greco, un irlandese ed un italiano. Dopo un primo periodo di adattamento ai ritmi di questo contesto poco usuale, non vedendo ancora arrivare nessun tipo di soccorso, con il passare delle settimane i naufraghi si rassegnano sempre più a dover affrontare una lunga permanenza sull’isola. Non potendo rimanere con le mani in mano, si organizzano dividendosi i compiti, come una micro comunità. I mesi trascorrono e ognuno di loro prosegue nelle proprie attività quotidine, specializzandosi, chi nella caccia e la pesca, chi nell’allevamento del bestiame, chi nella fabbricazione di utensili e chi nell’utilizzo delle erbe medicinali.
Con gli anni i quattro, raggiunta ormai una certa stabilità di vita, cominciano a sentire l’esigenza di dover utilizzare una qualche forma di moneta per facilitare lo scambio di prodotti fra di loro, essendo ormai diventato il baratto un modo non troppo comodo per procurarsi le merci. Per esempio, chi è specializzato nella pesca, si rende presto conto della difficoltà di poter cumulare dei prodotti deperibili, ad esempio il pesce, affinché possa poi intercambiarli con dei beni durevoli e di più alto valore, come una capanna ben costruita.
Un giorno approda sulle coste dell’isola un nuovo naufrago a bordo di un’imbarcazione di fortuna. È un tedesco che dice di essere un banchiere. I quattro lo accolgono felici di vedere una faccia nuova e, dopo aver raccontato a turno la propria storia, gli illustrano i progressi raggiunti sull’isola. L’unica cosa che manca, fanno notare, è una moneta per facilitare gli scambi fra di loro. Internviene a quel punto il banchiere tedesco che dice con aria rassicurante: «Ragazzi non vi preoccupate, siamo fortunati. Dal naufragio della nave sulla quale viaggiavo sono riuscito a salvare una cassa con dei lingotti d’oro e una piccola pressa che potrebbe essere utilizzata per stampare denaro. Se volete, potrei iniziare ad emettere e prestarvi 1200 euro, così potreste avere 300 euro a testa da poter utilizzare per scambiarvi prodotti. Sia chiaro, siamo tutti amici, ma voi avete già le vostre attività avviate con le quali guadagnarvi da vivere e io, se permettete, vorrei guadagnarmi da vivere con quello che so fare meglio, cioè il banchiere. Se siete d’accordo, quindi, a fine anno dovreste restituirmi il prestito con un piccolo interesse del due per cento, ossia solamente sei euro a testa. Va bene?». I quattro accettano gioiosi, felici di poter finalmente avere un mezzo per poter facilitare lo scambio di merci e festeggiano con un’abbondante cena.
Quella notte tutti dormono sogni tranquilli, tranne il naufrago greco. C’è qualcosa nel discorso del banchiere tedesco che non lo ha convinto completamente. Si chiede: «Come faremo a restituire i 1200 del prestito più i 24 euro di interesse, se la massa monetaria, cioè gli unici soldi nell’isola, sono solamente quei 1200 euro che ci presterà? Da dove prendiamo quei 24 euro per pagare l’interesse?».

L’indomani il greco, riuniti gli altri tre, affronta subito la situazione e va a chiedere spiegazioni al banchiere. Il tedesco, sicuro delle proprie parole tranquillizza i naufraghi: «Non c’è assolutamente alcun tipo di problema. A fine anno vi stamperò altri 1200 euro. Con quello che avanza potreste pagarmi gli interessi che mi dovete. Poi ovviamente vi ripresterei per l’anno successivo anche i 1200 euro che ho già emesso quest’anno, 600 euro a testa, 2400 euro in tutto. Voi avete le vostre attività, io la mia, ma a me basta che mi paghiate il due per cento all’anno di quello che vi presto, dopo tutto siamo amici».
I naufraghi rimangono soddisfatti dalle eloquenti parole del banchiere tedesco e anche quella notte dormono sogni abbastanza tranquilli. Il naufrago greco, però, ancora una volta no riesce a prendere sonno, non è convinto della spiegazione ricevuta. Si rende ben presto conto che il debito che ha con il banchiere è inestinguibile e non potrà mai essere ripagato, anzi. Il debito sarà sempre maggiore, crescendo ogni anno in maniera esponenziale. In questo modo dopo pochi anni il banchiere potrà in teoria esigere il pagamento del debito con i relativi interessi e magari arrivare ad espropriare tutti i beni dei naufraghi. Si accorge quindi di essere stato truffato e decide di svegliare i propri compagni per illustrare loro la situazione. Alla fine si rendono tutti conto dell’inganno dovuto a questo debito inestinguibile e si precipitano furiosi dal banchiere tedesco. Lo svegliano pretendendo delle spiegazioni, ma rendendosi conto di esser stato scoperto, il truffatore riesce a malapena a farfugliare qualche parola. I quattro, allora, pretendono come vendetta la cassa piena d’oro e chiedono al tedesco dove sia nascosta. Il banchiere esita ma, messo alle strette, accompagna i naufraghi al nascondiglio della cassa che però, una volta aperta, si rivela riempita di sole pietre. Così alla fine il malandrino confessa che non è mai esistita nemmeno la cassa d’oro. A quel punto il greco, l’irlandese, lo spagnolo e l’italiano, incazzati come delle iene, trascinano il banchiere sull’orlo della scogliera e lo buttano in mare.

Morale della favola: il debito pubblico generato dal Signoraggio Bancario è inestinguibile poiché la massa monetaria che viene prodotta dalle banche non include il denaro per pagarne gli interessi.

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21 risposte a Signoraggio Bancario: perché il debito è inestinguibile?

  1. Alessandro ha detto:

    Eccezionale,spiegato così lo riesce a capire anche un bimbo,il grosso problema è che NON NE PARLA NESSUNO

    • sporchibanchieri ha detto:

      Il problema è farlo capire agli adulti. 😉
      Se non si capisce questo concetto di base è inutile parlare di spending review e cazzi vari. Sarebbe come svuotare l’acqua dovuta ad una falla in una nave con un cucchiaino da caffè (tanto per rimanere in tema di naufragi).

  2. ANDREANI ha detto:

    Per fare i capolavori che ha fatto durane il suo governo MONTI, ha spudoratamente ingannato, raggirato, tradito il suo popolo perchè tutto il marcio del signoraggio lo conosce benissimo, gli appartiene e lo persegue perchè è dalla parte dei Signori. Quello che mi terrorizza è che lui, come Prodi, Amato, prima e il ruffianetto Letta adesso continuino in questo massacro continuando ad ingannare la povera gente. E non se ne uscirà finchè anche la vecchina della porta accanto non avrà inglobato nel suo DNA.il rifiuto di questi porci e farabutti. Anche io sono un uomo della strada abbastanza avanti con gli anni. Sono cresciuto in una famiglia che avrebbe dovuto generare un figlio rispettoso del “sistema” e invece, per la curiosità innata e per un qualcosa che ci si porta incosapevolmente dentro, ho scoperto fin da ragazzo che c’era del marcio dappertutto e non mi sono fatto abbindolare come l’innocente vecchina. E mi sono convinto che il marcio non sarebbe stato estirpato appartendo alle opposizioni politiche perchè sono fatte dello stesso marciume. Per liberarci definitivamente di questo flagello bisogna attaccare duramente e con tutti i mezzi, anche fisici se necessario, i detentori della ricchezza ingiustificata fino a cancellarli per sempre dalla faccia della Terra perchè se non lo facciamo noi questi, aiutati da un benessere sfacciato, godono di ottima salute e continuano ad impestare il mondo nonostante siano quasi centenari.

    • sporchibanchieri ha detto:

      Il Signoraggio Bancario è il fulcro dello schiavismo. I politici, servi e zerbini dei banchieri, vivono in un mondo isolato, asettico, adatto perciò a perpetrare industurbati le mansioni a loro assegnate dai Signori Oscuri di questo mondo. Arriverà il giorno in cui periranno.

  3. ANDREANI ha detto:

    Vi auguro di non censurarmi se volete il mio rispetto altrimenti vi accomuno ai farabutti signori e cambio aria.

    • sporchibanchieri ha detto:

      Non ti preoccupare, nessuna censura, solamente non avevamo avuto il tempo di moderare i commenti. Anzi, i commenti come quello tuo precedente sono i benvenuti! Qui “censuriamo” al massimo qualche stalker o troll.
      Un saluto

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  5. Loreto Francesco ha detto:

    Sporchi delinquenti, spudorati usurai, gentaglia senz’anima: questo e anche più sono i banchieri. Maledetti dai vivi e dai morti! Ma soprattutto maledetti da Dio! Nella sua casa non ci sono avvocati che possano difenderli dall’ipocrisia e dalle gravi colpe che hanno nei confronti dell’umanità intera.

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  12. mario ha detto:

    La moneta dunque è necessaria. Ebbene, se venisse stampata indiscriminatamente per coprire il debito pubblico l’inconveniente sarebbe un’inflazione che renderebbe carta straccia la moneta stessa. L’inflazione è peggio del signoraggio, questo va spiegato.

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